I concimi organici
In questa seconda parte sulla concimazione, trattiamo un argomento, che, a mio avviso, è di estrema importanza per la perfetta riuscita delle tecniche di realizzazione bonsai:
i concimi organici e i benefici della concimazione organica.
Sottovalutata e spesso ignorata, è effettivamente molto complicata da comprendere in pieno perché le varianti che intervengono sono molte e i processi di decomposizione non sono governabili da chi non ha esperienza.
I concimi organici sono caratterizzati, a differenza di quelli chimici, da un particolare processo di cessione dei nutrienti chiamato “ a lenta cessione”.
Questo processo, garantisce il rilascio dei nutrienti molto lentamente, graduale e costante nel tempo e nelle quantità che corrispondono ai momenti irrigui.
Con i concimi organici i problemi relativi all’aumento di concentrazione con relative bruciature radicali vengono scongiurati, mettendo le radici in una condizione di crescita omogenea e salutare. Il contenuto degli elementi nutritivi, solitamente è molto equilibrato anche con presenza di microelementi e le titolazioni dei tre macroelementi non hanno grandi differenze tra loro.
Molti sono i miglioramenti che questo tipo di concimazione apporta; primo fra tutti il miglioramento della struttura del suolo, sviluppo della microflora e fauna terricola capace di rendere assimilabili composti organici altrimenti poco utili, e, cosa importante, evita il costipamento strutturale superficiale dovuto a cementificazione da non movimento terra, tipica dei substrati da vaso bonsai.
La concimazione organica, se adottata, non dev’essere sostituita in corso di applicazione con concimi chimici o di sintesi, pena la perdita dei suddetti benefici, inoltre, il cambio di categoria comporta forte presenza di antagonismi dell’assorbimento. I concimi organici si dividono in organici di origine animale e organici di origine vegetale.
A seconda dello stadio di coltivazione, si utilizzeranno gli uni o gli altri, in base alla spinta vegetativa che s’intende dare. In commercio, ormai da molti anni, esistono concimi organici di origine giapponese specifici per bonsai, a mio avviso idonei per categorie di esemplari in fase di mantenimento, mentre per esemplari in fase di coltivazione l’utilizzo di concimi professionali agricoli, danno maggiori risultati in termini di produzione vegetativa.
Le modalità di somministrazione seguono quelle dei professionisti giapponesi, l’unica accortezza, è che siccome l’Italia è un paese lungo e con una varietà climatica molto ampia (come in Giappone), l’applicazione deve seguire le caratteristiche della propria zona di residenza.
I concimi organici sono caratterizzati, a differenza di quelli chimici, da un particolare processo di cessione dei nutrienti chiamato “ a lenta cessione”.
Questo processo, garantisce il rilascio dei nutrienti molto lentamente, graduale e costante nel tempo e nelle quantità che corrispondono ai momenti irrigui.
Con i concimi organici i problemi relativi all’aumento di concentrazione con relative bruciature radicali vengono scongiurati, mettendo le radici in una condizione di crescita omogenea e salutare. Il contenuto degli elementi nutritivi, solitamente è molto equilibrato anche con presenza di microelementi e le titolazioni dei tre macroelementi non hanno grandi differenze tra loro.
Molti sono i miglioramenti che questo tipo di concimazione apporta; primo fra tutti il miglioramento della struttura del suolo, sviluppo della microflora e fauna terricola capace di rendere assimilabili composti organici altrimenti poco utili, e, cosa importante, evita il costipamento strutturale superficiale dovuto a cementificazione da non movimento terra, tipica dei substrati da vaso bonsai.
La concimazione organica, se adottata, non dev’essere sostituita in corso di applicazione con concimi chimici o di sintesi, pena la perdita dei suddetti benefici, inoltre, il cambio di categoria comporta forte presenza di antagonismi dell’assorbimento. I concimi organici si dividono in organici di origine animale e organici di origine vegetale.
A seconda dello stadio di coltivazione, si utilizzeranno gli uni o gli altri, in base alla spinta vegetativa che s’intende dare. In commercio, ormai da molti anni, esistono concimi organici di origine giapponese specifici per bonsai, a mio avviso idonei per categorie di esemplari in fase di mantenimento, mentre per esemplari in fase di coltivazione l’utilizzo di concimi professionali agricoli, danno maggiori risultati in termini di produzione vegetativa.
Le modalità di somministrazione seguono quelle dei professionisti giapponesi, l’unica accortezza, è che siccome l’Italia è un paese lungo e con una varietà climatica molto ampia (come in Giappone), l’applicazione deve seguire le caratteristiche della propria zona di residenza.