Disegnare un Bonsai

Subito dopo aver postato sul forum alcuni miei disegni di bonsai,

un paio di soci mi proposero di pubblicare un articolo che descrivesse la tecnica che uso per realizzare i miei disegni.

Si possono utilizzare semi prelevati da altri bonsai, acquistati, o raccolti in autunno direttamente dagli alberi. Questi semi, messi a dimora, daranno in un periodo che va da cinque a sette anni, degli alberelli che potranno essere educati a bonsai. Questo tipo di coltivazione dà il picere di godere fin dall'inizio dello sviluppo di piccoli alberi con caratteristiche proprie differenti dalla pianta madre.
Come già detto, non ho frequentato scuole d’arte, sono solo un autodidatta mancino. Fin da ragazzo ho sempre disegnato d'istinto. In genere trovo più facile iniziare dal nebari di ogni pianta che fin ora ho disegnato, per poi proseguire man mano verso i rami apicali.
In questo particolare si può vedere chiaramente il disegno del tronco e dei rami principali.
Dopo aver disegnato il tronco con i principali rami, vado ad aggiungere le fronde, in questo caso composte da aghi. La forma degli aghi è semplice, sono linee dritte, basta tracciare dai due ai cinque aghi partendo dallo stesso punto e orientarsi in direzioni diverse.
Le latifoglie preferisco disegnarle nel loro abito invernale, quando gli alberi sono spogli, in modo da poter evidenziare al meglio il tronco e l'impalcatura dei rami, che altrimenti verrebbero nascosti dalle foglie.
Tenendo sempre bene sotto controllo la foto da disegnare, procedo nel lavoro. Come si può osservare il disegno si sta riempiendo di particolari.
Man mano ho aggiunto parecchi dettagli, dagli aghi alla screpolatura della corteccia, dalle sfumature alle ombreggiature, sino ad arrivare alla silouhette del vaso. A questo punto il disegno, eseguito con matita 4B è praticamente concluso. Ma che ci volete fare, si sa come si incomincia ma non si sa come finisce. Non contento del risultato creo uno sfondo con un tampone di colore marrone, per rendere meno piatto il disegno.
Con il tampone riempio le parti più chiare del foglio, aumentando in questo modo la profondità del disegno.

Una punta di bianco sullo shari del tronco per renderlo più evidente...

Ora il lavoro è completato, il disegno è una volta e mezzo più grande della foto originale e anche se non perfettamente uguale, credo di essere riuscito a trasferire sulla carta lo "spirito" della pianta vista in fotografia.

A questo punto non resta che valorizzare il disegno inserendolo in una cornice leggera per non appesantire troppo l’insieme. Ed eccolo, pronto da appendere.

Nelle immagini seguenti alcuni disegni realizzati dal 1980 ad oggi.

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