Boschetto di olmi su pietra
Tecniche di realizzazione di un boschetto di olmi (autoctoni)
Posa su lastra di pietra, progetto realizzato da Gianluigi Enny presso il Bonsai Club di Melegnano (MI)
Si possono utilizzare semi prelevati da altri bonsai, acquistati, o raccolti in autunno direttamente dagli alberi. Questi semi, messi a dimora, daranno in un periodo che va da cinque a sette anni, degli alberelli che potranno essere educati a bonsai. Questo tipo di coltivazione dà il picere di godere fin dall'inizio dello sviluppo di piccoli alberi con caratteristiche proprie differenti dalla pianta madre.
Ulmus minor | Famiglia:Ulmacee |
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Foglie: | Decidue, semplici, inserzione alterna , lamina ovale, base asimmetrica, apice appuntito |
Fiori: | Ermafroditi, sessili, riuniti a gruppi, fioritura a fine inverno prima della fogliazione |
Frutti/Semi: | Samare riunite in gruppi, maturano a luglio-agosto |
Portamento/Altezza: | In condizioni ideali può raggiungere i 20 mt. di altezza |
Il progetto
Nel corso della dimostrazione le piantine verrano svasate, separate in diversi gruppi e posizionate su una lastra di roccia (beola).
Il materiale di partenza, è costituito da circa una quarantina di olmi, coltivati per tre anni in vaso con solo potature grossolane e concimazione regolari nella stagione vegetativa.
Il materiale di partenza, è costituito da circa una quarantina di olmi, coltivati per tre anni in vaso con solo potature grossolane e concimazione regolari nella stagione vegetativa.
La Beola
La beola è stata trovata durante un'escursione e preparata in precedenza. La preparazione consiste nella realizzazione dei fori di scolo e nel fissaggio di una rete metallica a maglie larghe necessaria per poter ancorare tutte le piantine oggetto della lavorazione.
Gli attrezzi posti nella valigetta in attesa di essere utilizzati.
Si incomincia a districare con un seghetto il pane radicale degli olmi che, oramai come si vede chiaramente, dopo tre anni di coltura hanno riempito per intero lo spazio del vaso che li ospitava.
Ed ecco le radici, finalmente districate dallo spazio che oramai era diventato troppo stretto, pronte per essere accorciate alla giusta misure e quindi ospitate sulla beola.
Anche il lato tecnico è importante!. Si spiega ai soci il procedimento corretto per posizionate le piante sulla lastra di pietra.
La spiegazione continua, affrontando alcuni esempi e discutendo con i soci del club come posizionare le piantine nelle posizioni più corrette.
Il cordolo che conterrà le piante con la terra inizia ad essere applicato, questo cordolo è una miscela di terriccio da me ampiamente sperimentato e chiamato “musc-argi-te” dall’abbreviazione di muschio, argilla e terra con percentuale dei tre elementi in parti uguali.
Ha caratteristiche simili al keto, ma il costo è molto inferiore.
Il progetto
Il boschetto su beola è stato terminato, sono state usate circa una trentina di olmi, d'ora in avanti dovrà essere curato e trattato come i normali bonsai di questa essenza.