Patologia Vegetale IV parte

Proseguendo nei discorsi di entomologia agraria, vediamo in questo articolo un altro gruppo di insetti parenti ai primi già visionati: gli Aleirodidi

Questi si presentano molto piccoli, di dimensioni intorno ai 3mm con il corpo alato che permette un facilissimo spostamento di esemplare in esemplare.

Questi insetti, amano porsi sulle pagine inferiori delle foglie e lì svolgere la loro azione trofica di suzione (apparato boccale succhiatore). La loro presenza è sempre molto numerosa e la grande quantità di linfa asportata, se prolungata nel tempo, provoca numerosi danni dovuti a disidratazione dell’apparato foto-sintetizzante, che ne viene inibito anche nella principale funzione di fotosintesi clorofilliana. Imparentati con afidi, cocciniglie e tingidi, sono anch’essi portatori (Vettori) di Virus e Batteri, patologie di gran lunga più preoccupanti.

Gli Aleirodidi sono insetti tipici delle colture protette, ovvero nelle serre, in cui formandosi un clima particolarmente caldo-umido, trovano situazione ideale per riprodursi e dare numerose progenie.

Di aspetto simile a delle piccole farfalle, sono ricoperti da delle cere polverulente simili alla farina. Altro importante aspetto è l’abbondante produzione di melata, che ricoprendo le superfici vegetali, sono alla base dello sviluppo di fumaggine, che riducendo le funzioni fotosintetiche indeboliscono fortemente la capacità di produzione e accumulo di nutrienti.

Gli Aleirodidi, sono presenti in numerose specie specifiche di altrettante specie botaniche: in particolare insistono sull’Olivo e gli Agrumi.

Come per i precedenti insetti, la lotta deve essere effettuata alternando prodotti di copertura con sistemici e tra questa distinzione anche i principi attivi devono essere diversi, per scongiurare i fenomeni di assuefazione/resistenza, caratteristici degli Aleirodidi.
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